PARLIAMO DI MUSICA=
PARTE PRIMA
Nel costante rapporto DIALETTICO di conversazione tra le parti in gioco in tutte le attivita' umane, entra anche la musica;
non e' semplice parlare di discorsi "musicali"
fatti di semplici suoni e non di parole.
Proviamoci.
Nei dialoghi di tutti i giorni ,a tutti i livelli, si individua una "proposta/domanda"(antecedente), seguita da una "risposta"(conseguente) : anche con i suoni si formano dei "motivi" melodici in una serie di "prima"e "poi", una proposta ed una risposta...
una domanda ed una risposta...un antecedente ed un conseguente.
Bene.
Una forma, una struttura e' necessaria all'uomo per individuare cio' di cui si parla: anche in musica le "forme" ci indicano la strada, ci anticipano cio' che verra', creano una risposta emozionale se la "tendenza" viene bloccata/inibita da cambiamenti e/o note estranee al discorso(melodico o armonico).
Risposta emozionale e' forse proprio quel incalcolabile momento in cui il sentimento,i battiti del cuore,il ritmo respiratorio,la pelle d'oca...tutto si altera: e' il momento in cui una vocina ci dice "cavolo che bella musica"; nel prosieguo del pezzo la mente aspettera' in primis quel o quei momenti per goderne di nuovo.
Cuore, emozione, mente e ragione.
Si, serve proprio tutto.
La forma e la struttura pero' ci renderanno impazienti per due motivi; il primo per le attese generate all' interno di un ascolto, e poi quando cercheremo in tutti i modi di riascoltare il brano in seguito(acquisto del CD...).
LA FORMA
Le forme, dalla piu' piccola alla piu' estesa, creano il "ritmo" del pezzo, fatto di "ripetizioni"(RITORNELLO) e di "cambiamenti"( la "norma"e la "deviazione").
Dalla prima all'ultima nota il pezzo e' una struttura come quella di una costruzione dove la ripetizione di colonne e finestre e' intervallata (deviazione) , di tanto in tanto, da elementi di rottura-portoni,facciate in altro colore,asimmetrie, ecc.-.
E' piacevole ascoltare qualcosa di gia' udito,magari variato, fino a che la tendenza e' quella di aspettarci-prima o poi- un cambiamento dell'idea, del tema musicale,per non far degenerare il tutto in "noia".
Guidare un'auto in una strada di fantasia in mezzo al deserto e' piacevole per i primi 100/200 kilometri...poi anche un cammello che lentamente si accinge ad attraversare-interrompendo il nostro viaggio- puo' essere un "evento " da filmare o fotografare con gioia!....
La forma piu' piccola e ' chiamata
inciso o cellula motivica ( piu' che "motivo")=e' formata da due fasi, una di slancio ed una di riposo (arsi e tesi)...pochissime note... ma un inciso(chiamiamolo sempre cosi') puo' generare una tendenza, l'attesa di una risposta...
Mi aspetto, cioe' ,una replica,una conseguenza a cio' che e' stato detto prima.
Due incisi-proposta+risposta- ed abbiamo formato una semifrase; due semifrasi-proposta+risposta- danno una frase; due frasi ,un periodo (semplice).
Se invece di due sono tre (inciso-semifrase-frase) parleremo di semifrase/frase/periodo ternari.
Ecco uno schema da piu' piccolo* al piu' grande*****
*INCISO-cellula motivica
**SEMIFRASE
***FRASE
****PERIODO
*****PEZZO MUSICALE
Tra musica colta e musica popolare-pop-rock( XX sec.) ci sono poche differenze di forma e/o sviluppo del pezzo...
Sotto l'aspetto armonico(itinerario armonico del pezzo dalla prima all'ultima nota) e melodico-motivico, alla musica popolare-leggera mancano due caratteristiche proprie di quella colta=
A:SVILUPPO
B:DISCORSO DIALETTICO tra le parti
SVILUPPO
Non c'e' un vero "sviluppo" di un'idea ascoltata ma questa viene reiterata, semmai poco variata.L'armonia e' essenziale e si basa sui gradi fondamentali della scala.
RITORNELLI ripetuti all'infinito alternati ad elementi in contrasto ("strofa") sotto l'aspetto melodico e/o armonico.
DISCORSO DIALETTICO
Manca la dialettica,il "ragionamento" musicale basato su idee melodiche diverse,opposte,in contrasto fin dall' inizio ma che vivono nella loro differenza e nel portare avanti il "logos" musicale dando un senso al discorso ...che e' il discorso stesso fatto di scambio,alternanze,grandi contrasti,a volte fusione ad un livello piu' alto,crescita.
Mancan le ripetizioni di cellule, incisi,motivi con le varie ed infinite combinazioni e fusioni dinamiche,coloristiche,timbriche, con sonorita'e strumenti sempre diversi(archi e fiati), salti di ottava ...mancano i grandi sviluppi ,le improvvise "volate" sullo strumento, i discorsi musicali tra voci anche di uno stesso strumento(dialettica della musica come la dialettica della vita),la grande tecnica per suonare al limite delle proprie possibilita'...le grandi masse sonore orchestrali o il tagliente assolo di violino..magari tutto in un pezzo per strumento solista e orchestra...
A R M O N I E V E L O C I
La musica leggera e' essenzialmente VELOCE sotto l'aspetto armonico,con una dinamica "compatta"e segue regole fondamentali di successioni armoniche basate sul susseguirsi dei gradi fondamentali della scala(I-IV-V-I, I-VI-IV-V-I...tanto per citare i piu' noti).
Sono itinerari armonici stabiliti da regole di con-seguenze accordali fondate su principi primi della musica(fisici-acustici-psicologici).
Discorso simile per l'andamento melodico scarno,fatto di semplici intervalli,meglio se fatto di note "poco intonate"...(il "cantar tra le note"...).
Ma non sempre le melodie sono brutte...ampi intervalli melodici di respiro di tanto in tanto si ha il piacere di ascoltare anche nelle "canzoni" leggere del XX sec.
Armonie e melodie facili da ricordare=e' popolare anche perche' e' per il popolo e del popolo che non ha voglia,tempo e cultura per "arrampicarsi" su complessi castelli mentali di armonie dense e difficili...
vuole emozionarsi subito e senza compromessi ; nel riascoltare subito il gia' udito (RIT.) sente un terreno stabile dove "appropriarsi" di quel motivetto.
E non si dimentica piu'.
Le armonie son pero' arretrate di 500 / 600 anni (torniamo al Rinascimento, alle basi dello sviluppo della teoria armonica moderna) , seguono i soliti schemi (itinerari armonici consolidati); sembrano andare di corsa!
ARMONIE VELOCI le vorrei chiamare...
Facciamo un esempio.
E' come se dicessi: <oggi il professore mi ha interrogato>(proposta/antecedente)...genero una attesa (tendenza)...
e poi...
<e' andata bene: ho preso 8 !!>(risposta/conseguente)
Questo, rapportato alla musica colta, seguira' un suo schema armonico tonale.
Ecco la versione "leggera"
<Oggi ho preso 8 !>
Mi hai detto cio' che volevi,senza spiegarmi poi tanto...
Cosi' la musica pop-olare/leggera "sfronda" il discorso musicale riducendolo all'osso. Riduciamo il tutto alla successione(giro armonico) di 6 o 7 accordi...e il gioco e' fatto.
Quale e' quest'osso ?
Un fattore e' l'esclusione delle "voci interne", lo "sfrondare" l'armonia con l'esclusione di parti all'interno della misura/battuta quasi come fossero superflue; rimangono la voce piu' acuta (canto-melodia) e quella piu' bassa (l'accompagnamento).
Poi ci sono gli ITINERARI ARMONICI.
Ne parlero' nel prossimo post.
Umberto 73
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diario•dei•miei•pensieri
วันอังคารที่ 22 กรกฎาคม พ.ศ. 2557
วันเสาร์ที่ 5 กรกฎาคม พ.ศ. 2557
LA PROBABILITA'
Tante verita' fanno litigare.
I litigi portano all'esaurimento delle forze di tutti i protagonisti; se dallo scontro con l'altro non si esce migliorati e cresciuti,la lotta diventa guerra.
Durante e dopo ecco la crisi; scontri tra verita' e dogmi che non si vogliono perdere .
Ognuno ha la sua verita' e la sua religione,nella memoria,nella tradizione,nella cultura,nello spirito.
Un allievo di Aristotele,Alessandro Magno,alla fine del quarto secolo a.c. sconvolge il mondo,quel mondo greco fatto di perfezione,armonia,incontestabili valori politici- quelli dettati da Socrate, Platone ed Aristotele-e tutto entra in crisi.
E' la fase chiamata dell'Ellenismo.
Durerà circa trecento anni.
Nascono nuove correnti filosofiche; arrivano lo stoico,lo scettico,il cinico,l'epicureo,il neoplatonico,il mistico,l'eclettico...
Non c'e' piu' una verita'.
Ecco una delle invenzioni piu' belle dell' uomo: la probabilita'.
C'e' il vero ma non c'e' una strada sicura, un criterio infallibile per coglierlo,allora entra in gioco il probabile in tutte le azioni della nostra vita.
E' piu' o meno probabile che tu possa arrivare alla soluzione; ci puoi arrivare con l'impegno ma la verita' assoluta,se anche ci fosse,potrai avvicinarla e non toccarla.
Sei e rimarrai comunque in cammino.
Questo e' fondamentale.
L'opinione (doxa),i dati (percentuale o millesimale), ci permettono di prendere le nostre decisioni al meglio responsabilizzandoci ma senza cadere in assolutismi e dogmatismi(.."e' cosi e basta!").
In una stanza va via improvvisamente la luce(VERITA');per attraversarla hai tanti tracciati da seguire a memoria; ci sono, per ogni tracciato, tante probabilita' di urtare ostacoli,sedie,tavoli..
Arriverai all'interruttore anche senza luce.
Anche senza verita'.
Adattiamo,trasformiamo noi stessi; le nostre verita' entreranno in contatto con quelle del nostro vicino:costumi,memorie,tradizioni e culture potranno vivere adattandosi e mantenendosi vive con l'intelligenza di chi le tiene in gioco.
Acculturazione:la societa' si adatta quando entra in contatto con altre culture.
Senza rinnegarsi,mantenendo il proprio passato e mettendolo a "disposizione" di tutti.
Fenomeno lento,costante e senza sorprendenti rivoluzioni.
La cultura e la scienza ellenistiche furono caratterizzate dalla fusione di esperienze diverse ad un livello piu' alto.
All' Expo 2015 di Milano popoli diversi e lontani culturalmente e geograficamente portano le loro esperienze nella vetrina del negozio piu' grande del mondo: sta a noi farne una sintesi piu' alta. Possiamo farlo solo mettendo in discussione le nostre care vecchie VERITA' .
Pensiamo per un momento di essere un po' meno sapienti di quel che pensiamo:si apriranno autostrade.
La crisi e' trasformazione
la trasformazione e' movimento
il movimento e' nella cultura
umberto73
Tutti i diritti riservati
Tante verita' fanno litigare.
I litigi portano all'esaurimento delle forze di tutti i protagonisti; se dallo scontro con l'altro non si esce migliorati e cresciuti,la lotta diventa guerra.
Durante e dopo ecco la crisi; scontri tra verita' e dogmi che non si vogliono perdere .
Ognuno ha la sua verita' e la sua religione,nella memoria,nella tradizione,nella cultura,nello spirito.
Un allievo di Aristotele,Alessandro Magno,alla fine del quarto secolo a.c. sconvolge il mondo,quel mondo greco fatto di perfezione,armonia,incontestabili valori politici- quelli dettati da Socrate, Platone ed Aristotele-e tutto entra in crisi.
E' la fase chiamata dell'Ellenismo.
Durerà circa trecento anni.
Nascono nuove correnti filosofiche; arrivano lo stoico,lo scettico,il cinico,l'epicureo,il neoplatonico,il mistico,l'eclettico...
Non c'e' piu' una verita'.
Ecco una delle invenzioni piu' belle dell' uomo: la probabilita'.
C'e' il vero ma non c'e' una strada sicura, un criterio infallibile per coglierlo,allora entra in gioco il probabile in tutte le azioni della nostra vita.
E' piu' o meno probabile che tu possa arrivare alla soluzione; ci puoi arrivare con l'impegno ma la verita' assoluta,se anche ci fosse,potrai avvicinarla e non toccarla.
Sei e rimarrai comunque in cammino.
Questo e' fondamentale.
L'opinione (doxa),i dati (percentuale o millesimale), ci permettono di prendere le nostre decisioni al meglio responsabilizzandoci ma senza cadere in assolutismi e dogmatismi(.."e' cosi e basta!").
In una stanza va via improvvisamente la luce(VERITA');per attraversarla hai tanti tracciati da seguire a memoria; ci sono, per ogni tracciato, tante probabilita' di urtare ostacoli,sedie,tavoli..
Arriverai all'interruttore anche senza luce.
Anche senza verita'.
Adattiamo,trasformiamo noi stessi; le nostre verita' entreranno in contatto con quelle del nostro vicino:costumi,memorie,tradizioni e culture potranno vivere adattandosi e mantenendosi vive con l'intelligenza di chi le tiene in gioco.
Acculturazione:la societa' si adatta quando entra in contatto con altre culture.
Senza rinnegarsi,mantenendo il proprio passato e mettendolo a "disposizione" di tutti.
Fenomeno lento,costante e senza sorprendenti rivoluzioni.
La cultura e la scienza ellenistiche furono caratterizzate dalla fusione di esperienze diverse ad un livello piu' alto.
All' Expo 2015 di Milano popoli diversi e lontani culturalmente e geograficamente portano le loro esperienze nella vetrina del negozio piu' grande del mondo: sta a noi farne una sintesi piu' alta. Possiamo farlo solo mettendo in discussione le nostre care vecchie VERITA' .
Pensiamo per un momento di essere un po' meno sapienti di quel che pensiamo:si apriranno autostrade.
La crisi e' trasformazione
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umberto73
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